“NO DIG”: ovvero niente scavi. E’ con questa innovativa tecnica che BrianzAcque metterà a nuovo il collettore secondario Seregno Sud: quasi 2 km e mezzo di condotte fognarie che raccolgono i reflui della parte Meridionale del Comune per poi innestarsi in quello di Desio, con destinazione finale il depuratore di Monza. L’intervento è stato illustrato nel corso assemblea pubblica promossa dall’Amministrazione Comunale, che si è svolta giovedì sera in sala Monsignor Gandini a cui, oltre ai vertici e ai tecnici di BrianzAcque, hanno partecipato il vice sindaco, Luigi Pelletti e gli assessori Giuseppe Borgonovo e William Viganò.
A rendere necessaria l’operazione sul collettore, il cattivo stato di conservazione delle tubature, logorate da oltre novant'anni di esercizio. Indagini approfondite eseguite dalla local utility dell’idrico, ne hanno evidenziato tutti i segni dell’età: rugosità aumentata, lesioni, deformazioni delle pareti. Da qui, di concerto con il Comune, la decisione di dare il via ad un intervento preventivo di risanamento strutturale da oltre 3 milioni di euro, il cui inizio è previsto per la prima decade di febbraio. Le arterie più interessate saranno: via dei Buttafava, Cascina Bonsaglio, 8 Marzo, via Papini, Stadio, via Edison, via Bottego e Solferino con il coinvolgimento di tre attraversamenti ferroviari.
Per risolvere il problema, tenuto conto del contesto urbano e ambientale e delle conseguenze sulla viabilità, BrianzAcque ha privilegiato l’adozione di una metodologia tecnica senza il ricorso a scavi a cielo aperto e senza metodi distruttivi. Più precisamente, l’innovativa tecnologia di recupero che verrà utilizzata è quella conosciuta come “relining interno”, in inglese C.I.P.P. (acronimo che sta per Cured In Place Pipe). La condotta esistente sarà mantenuta, ma al suo interno, dopo una serie accurata di azioni di pulizia e di riparazione, verrà inserita una “calza” di rivestimento di feltro e resina termoindurente in grado, grazie anche all’utilizzo di lampade UV, di assumerne rapidamente la stessa forma. In buona sostanza, un tubo nel tubo. Rispetto alla posa di una nuova fognatura con metodi tradizionali, questo sistema, oltre a consentire di ricostruire una condotta con caratteristiche di tenuta idraulica e resistenza di erosione meccanica e corrosione chimica del tutto paragonabili ad una tubazione prefabbricata di materiale pregiato (Pvc, gres, vetroresina e simili), a fronte di costi di esecuzione pressoché equivalenti comporta tutta una serie di “pro”. Vantaggi che si possono riassumere in tempi di esecuzione più celeri, riduzione dei disagi per i cittadini, per la circolazione e il traffico, per la sicurezza del cantiere. Ancora: nessuna interferenza con i numerosi sottoservizi esistenti e con aree private, meno polveri, rifiuti e vibrazioni.
Ha evidenziato in apertura, il Presidente e Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci: “ In Brianza, sicuramente si tratta del primo grande intervento di questo tipo che abbiamo mai realizzato con l’obiettivo di essere il meno possibile invasivi rispetto alla città e alla vita dei cittadini”. E ha quindi aggiunto: “L’azienda, partecipata dai Comuni, sta investendo ingenti risorse per rinnovare e creare nuove infrastrutture che non si vedono in quanto nascoste nel sottosuolo, ma che hanno funzioni importantissime, di cui non potremmo fare a meno”.
Da parte sua, l’ing. Massimiliano Ferazzini, Direttore Settore Progettazione e Pianificazione Territoriale di BrianzAcque ha specificato: “Oltre ad una razionalizzazione della spesa, la tecnologia NO - DIG ci consente anche di intervenire, in significativa riduzione, su un altro fattore di grande importanza: il costo sociale, ossia l’impatto indiretto dei cantieri urbani sulla Collettività intera. Affianchiamo all’ottimizzazione del rapporto costi/benefici l’attenzione al benessere sociale”.
All’ing. Mauro Pozzi, responsabile unico del procedimento BrianzAcque, è quindi toccato il compito di spiegare nei dettagli le modalità di esecuzione dell’intervento che sarà realizzato a tratti di circa 100 metri alla volta: “Per poter lavorare dovremo prima mettere fuori servizio il collettore, attraverso l’installazione di un by pass aereo capace di trasportare fino a 180 litri di reflui al secondo. Le vecchie tubazioni verranno quindi ripulite, videoispezionate e riparate nei punti dove presentano lesioni con l’ausilio di personale specializzato. A questo punto, utilizzando come vie d’accesso le camerette esistenti, si potrà inserire la “calza” di rivestimento per completare il risanamento”.
Per l’esecuzione dei lavori, il cronoprogramma prevede 103 giorni solari consecutivi con conclusione prevista a metà maggio 2019: una tempistica decisamente più rapida rispetto a quella usuale. L’impegno di spesa è pari a 3,318 milioni finanziati utilizzando i proventi della tariffa delle bollette del servizio idrico integrato, pagate dagli utenti. Costituito da tubazioni monolitiche ovoidali di dimensioni variabili tra gli 80 x 120 e i 100 x 120 centimetri, il collettore fognario Seregno Sud scorre ad una profondità che oscilla tra i 3 e i 5 metri dal piano campagna e raccoglie acque miste (bianche e nere).