Più partecipanti, più foto, più voti. Sono trend in continua e costante ascesa a caratterizzare il concorso Brianza in Brocca, voluto da BrianzAcque per portare l’acqua pubblica di rete sulle tavole degli esercizi pubblici di ristorazione della Brianza. A tre mesi dal lancio dell’iniziativa, il bilancio è più che positivo, sia in termini di coinvolgimento che di condivisione. Nei primi novanta giorni, l’omonima piattaforma informatica ha registrato un’ondata di oltre 2 mila “like” alle foto e di più di 3 mila accessi.
“Sono risultati che ci lusingano e che testimoniano l’interesse e la sensibilità dei cittadini, dei ristoratori e dei nostri comuni soci nei confronti dell’acqua pubblica e di un suo sempre più largo utilizzo in quanto risorsa buona e sana, amica dell’ambiente, che nulla ha da invidiare alle “minerali” in bottiglia” – commenta il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci.
Intanto, ieri sera, Silvia F. di Lissone, ha incassato il premio agguantato con un primo piatto a base di trofie con cozze, vongole e pomodorini. Per lei, terza vincitrice del contest, una cena al ristorante la Bergamina di Arcore e alcuni gadget a ricordo della serata e come incentivo a utilizzare l’acqua del rubinetto anche fuori dalle mura domestiche. E il concorso on line continua. In palio ci sono ancora otto cene per due persone, in altrettanti locali pubblici aderenti. Il tema del mese di dicembre è una preparazione a base di polenta.
L’obiettivo generale della campagna è quello di coinvolgere ludicamente gli abitanti del territorio in un grande progetto di salvaguardia ambientale.
L’iniziativa è patrocinata da 16 comuni della Provincia con in testa Monza capoluogo e gode della partnership di Camera di Commercio di Monza e della Brianza, di Confcommercio Milano, Lodi e Monza e della Provincia.
Con Brianza in Brocca, BrianzAcque – gestore unico del servizio idrico integrato in Provincia di Monza e Brianza - prosegue la “mission” di valorizzare e tutelare l’acqua del rubinetto, offrendo la possibilità di scegliere liberamente cosa bere, non solo a casa , ma anche nelle strutture di ristorazione della zona, così da incentivare buone pratiche e stili di vita virtuosi.
Per gli esercenti, il passaggio dall’acqua “confezionata” a quella “sfusa” di rete, oltre a rappresentare una scelta etica e consapevole, è un’ opportunità economica per il contenimento delle spese e per l’ingresso nel “network” informatico realizzato da BrianzAcque che consente di ottenere visibilità a costo zero. I locali che partecipano a “Brianza in Brocca” sono riconoscibili da una vetrofania “Acqua di Brianza DOCMB”, apposta sulle vetrine . Ogni esercizio pubblico riceve il kit fornito da BrianzAcque, composto mediamente da venti brocche, prototipate e prodotte a mano con esclusiva lavorazione artigianale made in Brianza. “Drop”, l’originale brocca in vetro vetro, è opera del giovane designer Alberto Ghirardello, vicentino di nascita e milanese d’azione, che si è aggiudicato il contest “Brocca per l’acqua di Brianza”, lanciato da Camera di Commercio di Monza e Brianza in occasione del Fuorisalone di aprile. Come rivela il suo nome, la brocca, dai tratti eleganti, ha come segno estetico distintivo l’imboccatura a forma di goccia che favorisce il versamento del liquido contenuto.
L’acqua “imbroccata” è economica perchè consente a tutti di risparmiare. Un litro di H20 del rubinetto costa 0,00112 euro al litro, in media 240 volte meno della “minerale” in bottiglia. E’ ecologica in quanto abbatte l’inquinamento (meno plastica, meno camion trasportatori, meno traffico). E’ potabile, sana, di qualità perché rigorosamente controllata attraverso analisi periodiche e rigorose. Un mix di motivi che ne rende consigliabile l’utilizzo sia ai ristoratori, sia ai loro clienti.
Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione al concorso sono riportate nel regolamento del concorso disponibile sul sito www.brianzainbrocca.it