Un secolo di attività per l’acquedotto, cento anni di acqua, vita e prosperità. La città di Monza celebra quest’anno un anniversario importante e lancia un messaggio al futuro: questa è la terra del fare e dell’innovazione. L’apertura ufficiale dell’acquedotto, riportano gli annali, risale al 25 maggio 1924: per l’inaugurazione ecco un getto d’acqua che dalla fontana zampilla in bella vista davanti alla Villa Reale. Non una casualità e neanche un luogo soltanto simbolico: la storica dimora cittadina, nel tempo, è stata più volte portatrice di innovazione.
Per celebrare questo anniversario, il Consiglio di amministrazione di BrianzAcque, ha immaginato di realizzare un container espositivo allestito con una mostra dedicata al tema e multimediale. L’iniziativa è stata presentata, questa mattina, attraverso una conferenza stampa congiunta fra BrianzAcque e l’Amministrazione comunale svoltasi presso la Sala Giunta del Municipio di Monza. Verrà allestito uno spazio in piazza San Paolo, cuore pulsante della città, da aprire alle visite del pubblico in occasione degli eventi del Fuori GP 2024, quindi a partire da giovedì 29 agosto, e da mantenere attivo sino al primo weekend dell’edizione di settembre di Ville Aperte, ovvero domenica 15. Un’esperienza “immersiva” che attraverso video, pannelli ricchi di rimandi storici, immagini e didascalie, condurrà il visitatore alla scoperta di questa infrastruttura tanto importante quanto “nascosta” agli occhi perché sviluppata sotto le nostre strade. Ci sarà anche spazio per un parallelismo con un’altra secolare realtà cittadina: l’Autodromo nazionale di Monza. Proprio con quest’ultimo, dal 2022, BrianzAcque ha intessuto un rapporto all’insegna della sostenibilità cresciuto nel tempo e che vede nei giorni del Gran Premio l’installazione di una decina di erogatori di acqua a disposizione gratuitamente delle migliaia di tifosi. Per dare un dato significativo, lo scorso anno vennero “spillati” 123 mila litri di acqua pari ad un “risparmio” di quasi 250 mila bottigliette di plastica monouso.
LE DICHIARAZIONI. In apertura di conferenza il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha sottolineato: “I cent’anni dell’acquedotto sono l’occasione per riflettere sulla crescita e sul valore storico e ambientale della rete idrica monzese. Un patrimonio ora secolare che ci è stato consegnato da chi, prima di noi, ha saputo pensare e rispondere ai bisogni reali della città, e che viene ora valorizzato dal servizio di alta qualità che BrianzAcque garantisce da anni nella gestione dell’acqua pubblica di Monza, con uno dei tassi più bassi di dispersione dell'acqua e uno degli indici qualitativi più alti a livello nazionale”.
“Un elemento che mi piace sottolineare – ha aggiunto il Presidente Enrico Boerci – è che oggi siamo a celebrare questo anniversario grazie alla lungimiranza dei nostri padri e dei nostri nonni. Lo facciamo consapevoli che nel tempo le società pubbliche che si sono susseguite, Agam prima, BrianzAcque adesso, hanno investito in questa infrastruttura. Un impegno che continua con i lavori di ammodernamento e di digitalizzazione delle reti tuttora in corso in tutta la provincia di Monza e Brianza che ci consentiranno di preservare questa preziosa risorsa che arriva nelle nostre case puntando ad offrire un servizio puntuale ed efficiente”.
Inoltre, il Presidente dell’ATO MB, Silverio Clerici, impossibilitato a presenziare alla conferenza, ci ha tenuto ad inviare un messaggio personale, sia per la sua conoscenza dell’acquedotto di Monza sin da quando, vicesindaco, ebbe la delega per la municipalizzata AGAM e ancora nello svolgimento dell’attuale incarico, sia per ringraziare tutti coloro che hanno onorato l’acquedotto con il proprio lavoro, che “il centenario non debba essere solo la solenne cerimonia dovuta per l’importanza dell’evento, ma si trasformi in un concreto elemento celebrativo con la ricostruzione, a spese di ATO e di BrianzAcque della fontana sul fronte della Villa Reale celebrata con il significativo getto d’acqua riprodotto sulla bellissima fotografia d’epoca. L’idea non è mia, chiedo venia all’Assessore Lamperti e al Presidente Boerci, ma il plagio è giustificato dall’eccezionalità di poter ricreare un elemento materico ricordo del passato ma proiezione celebrativa del futuro”.
L’APPROFONDIMENTO STORICO. La conferenza è stata, quindi, occasione per un approfondimento storico curato dall’Ingegnere Francesco Castellani, Responsabile Acquedotto Controllo Operativo e Supporto Nuovi Progetti di BrianzAcque.
Ecco alcune tappe fondamentali che si intrecciano tra la storia locale e la nascita e lo sviluppo dell’acquedotto cittadino:
Nel 1840 a Monza la nascita della seconda ferrovia italiana, diverrà nel 1899 la prima elettrificata in Italia. Un atto preceduto da un primato a livello mondiale: nel 1895, con la costruzione della centrale idroelettrica Bertini sull’Adda, è la Villa Reale ad avere il primo impianto di illuminazione elettrica nel nostro pianeta, con conseguenti benefici anche per tutta la città grazie all’estensione della rete.
Da tempo, in realtà, c'è anche un dibattito aperto sulla necessità di dotare la città anche di un acquedotto. Le prime idee risalgono al 1880. Ci vorranno 25 anni per arrivare al 1905 con i primi lavori di ricerca idrica per verificare la potabilità della falda più profonda. Il responso è favorevole, è nel 1910 c'è già un progetto esecutivo, che compie rapidamente l'iter tra Giunta comunale, Genio civile e Prefetto.
A rallentare l'opera non è la burocrazia: è la Prima Guerra Mondiale. Al termine, però, la città riparte di slancio. Nel 1922 la città costruisce l'autodromo, terzo al mondo e a sua volta luogo di innovazione. Poco dopo, nel maggio 1924, ecco anche l'inaugurazione dell'acquedotto: l'inaugurazione alla Villa Reale. La città ancora una volta è all'avanguardia.
L'impianto svolge il suo compito in modo egregio, finché negli anni '70 nasce Agam, la municipalizzata del Comune. Si fa carico negli anni successivi, fino ai primi anni '80 della sensibilizzazione sulle problematiche ambientali e si preoccupa di rifare gli impianti per diminuire la presenza di nitrati e solventi.
C'è l'ultimo passaggio di mano, per offrire un servizio sempre più qualificato, al passo coi tempi e con una azienda in grado di innovare e di diffondere la cultura dell'acqua: nel 2003 la costituzione di Brianzacque su iniziativa delle 10 aziende idriche del territorio. Nel 2012 la nuova realtà ottiene dall'ATO (Ambito territoriale ottimale) la gestione unica del servizio idrico integrato. All'inizio del 2015 ha allargato la sua attività anche al ramo idrico e fognario della città di Monza.
IL PRESENTE. Oggi Brianzacque gestiste il servizio idrico integrato non solo della città, bensì dell'intera provincia di Monza e Brianza per un totale di 55 Comuni. La validità del servizio è "certificata" non solo dai cittadini, ma anche dagli addetti ai lavori. A Brianzacque, nel 2023, il premio assoluto Top Utility 2023 per il suo impegno nei servizi di pubblica utilità, considerata azienda fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), dà un altro riconoscimento: Brianzacque è best performer a livello nazionale nella riduzione delle perdite idriche.
L’ODIERNA RETE IN CIFRE. I numeri “raccontano” che oggi la rete dell’acquedotto cittadino si estende per ben 276 chilometri lineari servendo 10.343 utenze. La sua composizione è varia secondo queste percentuali: il 60% delle tubazioni è in acciaio, il 30% in pead (materiale plastico) ed il restante 10% in ghisa. Attualmente si contano sul territorio cittadino 32 “pozzi produttivi” e nel 2023 sono stati immessi in rete oltre 14 milioni di metri cubi d’acqua. Ma soprattutto, Monza è una delle città italiana con il dato più basso di dispersione idrica pari al 12,24% contro una media nazionale che supera il 40%.
CASETTE E SOSTENIBILITÀ. La città di Monza, poi, conta sul suo territorio un totale di 9 casette dell’acqua che funzionano in modo continuativo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Si trovano presso le vie Guardini, Debussy, Iseo, Pellettier, Libertà, Paisiello e Maroncelli e all’interno dell’Autodromo Nazionale, accanto alla statua commemorativa del pilota Juan Manuel Fangio. A queste si aggiunge quella di via Cremona, sostituita recentemente con un chiosco più efficiente e che verrà riattivata a breve. Fanno parte di un parco che conta ben 105 casette presenti sul territorio provinciale e che contribuiscono alla riduzione dell’uso della plastica monouso e, dunque, dei rifiuti. Basti pensare che nel 2023 nella sola Monza i cittadini si sono riforniti per oltre 486 mila litri di acqua che si traduce in una mancata emissione di 4.8 tonnellate di CO2 ed un risparmio economico per le famiglie pari a più di 106mila euro.
Nel 1924 è stata portata l'acqua in città con l'inaugurazione dell'acquedotto. Oggi Brianzacque rilancia e si impegna a realizzare progetti contro i cambiamenti climatici, diffonde la cultura dell’acqua e dell’ambiente. A cent’anni di distanza dall’inaugurazione dell’acquedotto Brianzacque è impegnata in un lavoro lungo e difficile: fare capire a tutti che l’acqua non è una risorsa illimitata, bensì un bene prezioso da rispettare e valorizzare.