A partire da lunedì 30 settembre, BrianzAcque avvierà preliminarmente all’operazione strutturale sull’intero collettore, una serie di interventi per la messa in sicurezza dei punti della vecchia infrastruttura più compromessi dall’azione erosiva. Aree la cui criticità è stata evidenziata dalle videoispezioni e dai rilievi topografici effettuati sull’intera tubazione nelle scorse settimane. L’obiettivo è quello di evitare nuovi collassamenti della condotta con conseguenti cedimenti della carreggiata stradale.
In particolare, i lavori si concentreranno nel tratto compreso dall’incrocio con via Philips e via Borgazzi.
Lavori notturni. Le modalità operative d’intervento sono state concordate tra BrianzAcque e il Comune di Monza con l’obiettivo di minimizzare i disagi per i residenti e per gli automobilisti che ogni giorno percorrono la trafficata arteria viabilistica. Solo durante la prima settimana di attività, dal 30 settembre al 4 ottobre, il cantiere richiederà la chiusura notturna della strada, dalle 21 della sera fino alle 6 della mattina, orari coincidenti con il passaggio dell’ultimo autobus della sera e del primo della mattina.
Anche in queste fasce orarie, la circolazione sarà sempre consentita ai residenti e a chi si deve recare agli esercizi di ristorazione affacciati lungo il viale, con ingressi e uscite obbligate da via Borgazzi lato Est e da viale Lombardia lato Ovest. Via Philips resterà a fondo cieco durante le ore notturne di cantiere.
Puntellare e sostenere i punti critici. L’interdizione al passaggio dei mezzi servirà per puntellare e creare sistemi di sostegno nei punti critici del grande condotto, così da garantire la sicurezza del personale. Quindi, nei giorni successivi gli addetti ai lavori si caleranno fisicamente all’interno dell’infrastruttura e manualmente, chiuderanno le cavità generate dall’erosione, dalle infiltrazioni di acqua e dalle radici degli alberi, riempiendole con malta cementizia così da consolidare le parti di tubazione più a rischio.
Salvo imprevisti legati ad eventuali precipitazioni piovose, l’intervento sarà completato il 18 ottobre.
Le indagini fino ad oggi. Il collettore è stato posto sotto stretta osservazione con indagini a tappeto e strumentazioni tecnologicamente avanzate. Dopo le prime ispezioni con il personale calato in condotta e con una serie di videoispezioni con il drone, effettuate subito dopo i due cedimenti del 23 e del 31 dicembre scorso, le attività di indagine di BrianzAcque per conoscere lo stato di conservazione del collettore e per tenerlo monitorato e sotto stretta osservazione sono proseguite nel corso della primavera e in parte dell’estate con l’ausilio di strumentazioni tecnologicamente avanzate.
Nella seconda metà di maggio, a seguito della riapertura della strada a due corsie, sono state eseguite prove penetometriche, sondaggi fino ad una profondità di 10 metri con l’obiettivo di testare la staticità. Quindi, è seguita una campagna di indagini geofisiche finalizzata alla mappatura del sottosuolo e alla verifica dell’eventuale presenza di ulteriori anomalie riconducibili a cavità al di sopra della condotta fognaria. Infine, sul collettore fognario è stato condotto un rilievo topografico con laser scanner e celerimetrico in modo da definire il più precisamente possibile la geometria interna e valutare possibili differenti tecniche di risanamento/consolidamento dell’infrastruttura. Puntualmente, ogni mese, un geologo effettua inoltre dei passaggi con il georadar per controllare lo “stato di salute” di tutti i 1.200 metri di condotta.
Un’opera di 62 km, in funzione da 100 anni. Il collettore di Viale Campania è una grande infrastruttura idraulica che , partendo a Nord da Giussano passa sotto il tessuto urbano di Verano Brianza, Carate Brianza, Seregno, Desio, Nova Milanese, Muggiò arriva a Monza, a San Fruttuoso dove attraversa la SS 36 e piega a gomito su Viale Campania. Un complesso sistema di tubazioni lungo ben 62 chilometri che raccoglie, convoglia e trasporta le acque reflue fino al depuratore di San Rocco.
La sua nascita, nel tratto terminale di Viale Campania, risale agli anni Trenta, subito dopo quella dell’acquedotto cittadino. Parte integrante e fondamentale della gestione del sistema fognario è realizzato in cemento. Nel tratto di viale Campania ha una sezione ad arco policentrico per due metri di altezza e tre di larghezza. Secondo le tecniche dell’epoca fu costruito sul posto “gettato in opera”, a mano, metro dopo metro. Nel corso degli anni è stato oggetto di numerosi interventi di manutenzione.
Nel mese di ottobre, dopo i lavori di messa in sicurezza, sarà individuato l’intervento definitivo per il risanamento strutturale di tutto il tratto di collettore fognario intercomunale di viale Campania, per una lunghezza di 1,2 Km.